martedì 31 ottobre 2017

risotto alla curcuma con ricotta di capra


è da tanto che non ho più tempo di fermarmi a riflettere, ad assaporare i momenti, le giornate sono un rincorrersi di cose da fare e si arriva alla sera che invece che godersi qualche pagine di un buon libro ci si spalma sotto il piumino e si crolla sull'ereader sbavando sul cuscino.
no, così non va, devo ritrovare i tempi giusti, tagliare i rami secchi, ricominciare a guardare la vita cercando di dedicare un pò di tempo alle mie passioni.
questo sarà il proposito per l'anno prossimo, insieme a riprendere il pilates e le camminate, ad adottare un'alimentazione più equilibrata, a trovare momenti rilassanti da dedicare al corpo prima che vada in decomposizione, a ricominciare ad impastare, ad iniziare a fare la pasta fatta in casa, a ritagliare qualche ora per le persone che amo.....
bla bla bla bla......
invece sarà come sempre, le giornate voleranno fra impegni della mia nanetta che fra poco sarà alta come me e porterà il mio stesso numero di scarpe, a seguire la sua crescita e la scuola, a cucinare con il cucchiaio di legno in una mano e lo straccio della polvere nell'altra, a spalettare lettiere e aspirare peli e sabbietta, ad asciugarmi i capelli rispondendo nel gruppo whatsapp della scuola o della danza acrobatica (mi sembra superfluo specificare chi in casa segua il corso di danza acrobatica), a far la spesa con l'auricolare spiegando al fabbro qual'è il problema della basculante del box, mangiando alzandomi millemila volte dalla tavola per prendere la roba e scacciare i gatti, ed arrivando alla sera con la speranza, appunto, di godermi qualche pagina.
e finirò con lo sbavare sul cuscino, ritrovandomi la mattina dopo a non ricordare nemmeno il titolo del romanzo che tentavo di leggere...

per 3 persone
250 gr riso acquerello
1 cipolla piccola
3 cucchiai olio extra vergine di oliva
1 noce burro
1/2 bicchiere vino bianco secco
200 ml brodo vegetale
latte
1 cucchiaino colmo curcuma in polvere
60/90 gr ricotta di capra

il procedimento è quello del risotto alla milanese, basta sostituire lo zafferano con la curcuma,
mondare la cipolla e tagliarla a rondelle.
farla appassire nell'olio e burro, poi tostare il riso per un paio di minuti mescolando sempre.
sfumare con il vino.
una volta evaporato tutto l'alcol iniziare ad allungare con il brodo caldo al bisogno, e a metà cottura allungare con il latte.
a due minuti da fine cottura aggiungere la curcuma e mescolare.
servire con gocce di ricotta di capra a piacere.

risottiera rotonda in ghisa le creuset




volo, che c'hoddafà!
alla prosssima, ciaooooooo!!!!!!!!!!

martedì 24 ottobre 2017

cavolo viola stufato all'olio al limone con mele e speck


ma guarda se una deve arrivare a 50 anni per mettersi a cucinare il cavolo viola....
oltre ad essere molto bello da vedere è buonissimo.... quanto tempo perso!
adesso rimedierò inserendolo nella lista della spesa settimanale e presentandolo in tutte le salse.
oggi l'idea è per un contorno gustoso e sano: lo spunto per l'abbinamento con le mele l'ho trovato in rete, pare sia un classico, io ho solo aggiunto lo speck per esaltare la sapidità e uno dei miei amati olio aromatizzati: quello al limone, il mio preferito, il più versatile, che uso sia nel dolce che nel salato, con risultati sempre sorprendenti.
ora vi lascio alla ricetta e torno nei panni di cenerentola, che rassetta casa fra una spalettata di sabbia e l'altra, un giro di aspirapolvere e una carezzai miei nasini bagnati.
che sono sempre 4, tre dei miei e un ospite che come sempre cerca casa, un gattino rosso, di quelli che non hanno mai particolarmente attirato la mia attenzione e che invece mi ha rubato il cuore rischiando di entrare a far parte della famiglia.
poi, dovendo scegliere se tenermi il gatto o il mio amore quello grande, ho riflettuto.... chi avrebbe portato giù la pattumiera? chi mi avrebbe spiegato la strada per raggiungere un posto che non conosco? chi mi avrebbe lavato la macchina? chi mi avrebbe sbloccato il telefono quando si impalla? il gatto?
va bè, mi sa che devo rinuciare al rossino.....
scelta difficile.... :-D



per 3 persone

1/2 cavolo viola
1 mela golden e mezza
50 gr speck
olio extra vergine di oliva al limone granverde marina colonna
sale
pepe bianco

mettere in una padella antiaderente ampia il cavolo lavato, liberato dal torsolo e tagliato a listarelle.
versare 5/6 cucchiai di olio al limone, salare e stufare per 15/20 minuti a fuoco vivace, mescolando spesso.


aggiungere le mele tagliata a cubetti e lo speck a listarelle e proseguire la cottura una decina di minuti.
servire caldo (ma è buonissimo anche freddo) con una macinata di pepe bianco.



buona settimana a tutti, ci vediamo alla prossima "cavolata".
fate i bravi nel frattempo, mi raccomando!

giovedì 12 ottobre 2017

risotto fichi e speck



buongiorno pasticcioni, ma che bell'autunno stiamo vivendo!
godiamocelo finchè dura perchè poi inizieranno i risvegli nebbiosi, i prati imbiancati, le dita gelate e via, finita la poca voglia di alzarsi al mattino e di uscire di casa bardati come messner.
oggi vi lascio una ricetta perfetta per questa stagione, un comfort food che scalda l'anima con contrasti di sapori e di consistenze.
io sono quella del dolce-salato, quindi se non siete amanti del genere passate ad un altra ricetta perchè questa non fa per voi.
adoro mettere la frutta nei primi e nei secondi, ci sono abbinamenti che per noi ormai sono dei must: melone o anguria con la feta, prugne con il briè, pere (va bè mi piace vincere facile), mele con il maiale o lo zola, arance con il pesce.. il mio omino non ci va pazzo, così dice, ma evidentemente si è ben adeguato perchè ne fa di scorpacciate!!
per questo risotto, che ho fatto per la prima volta, a braccio, ho usato la mia cocotte preferita fra il battaglione di casseruole le creuset che riempiono la mia cucina: la cotton, elegante, delicata ed intramontabile.
perfetta per fare da testimonial a "taste of the city", la campagna proposta da le creuset per presentare quelli che a mio parere sono i colori più belli della gamma: cotton, nero, blu marsiglia, rosso ciliegia e l'ultimo nato, il mist grey.
per vedere tutta la collezione potete visitare il sito cliccando su questo link, e se qualcosa vi piace (non vedo come potrebbe essere altrimenti) potete anche approfittare degli sconti dedicati cliccando invece su quest'altro link.
passo e chiudo, o meglio vado a navigare che, chissà mai, un regalino me lo potrei anche fare......

per  4 persone

300 gr riso carnaroli
8 fichi
100 gr speck
6 cucchiai parmigiano reggiano grattugiato
1 cipolla rossa
olio extra vergine di oliva
burro (facoltativo)
latte qb
 2 bicchieri brodo vegetale
1/bicchiere vino bianco secco

mondare la cipolla, tagliarla a fettine e farla appassire in 4/5 cucchiai di olio.
aggiungere il riso, tostarlo per un paio di minuti mescolando sempre, poi sfumare con il vino bianco.
una volta evaporato il vino iniziare la cottura allungando con il brodo, versandolo un mestolo alla volta e mescolando sempre.
terminato il brodo continuare allo stesso modo con il latte (che permette una buona mantecatura anche senza la noce di burro finale)
a metà cottura aggiungere la metà dei fichi sbucciati e fatti a pezzi.
l'altra metà andrà aggiunta a 5 minuti da fine cottura.
nel frattempo far dorare lo speck a listarelle in un padellino antiaderente.


una volta cotto il riso aggiungere il parmigiano grattugiato, mescolare e poi mantecare con 1 o 2 noci di burro, a fiamma spenta, e lasciando riposare un paio di minuti coprendo la casseruola con un panno.
mescolare, impiattare e guarnire con lo speck.


tavola le creuset (cocotte, macinasale e mug cotton, ciotola mist grey)


oddio, le nuove presine e il guanto da forno in tinta con la mia cucina, il blu marsiglia che mi manca.... volo, che non mi posso perdere la promo!
e voi cosa ci fate ancora qua?????








martedì 3 ottobre 2017

vellutata di zucca e patate con castagne e caprino invecchiato


dopo il caldo incessante con afa insopportabile e successiva pioggia a secchiate con freddo pungente, siamo arrivati a qualcosa di equilibrato, un autunno forse un pò freschino, ancora poco generoso di colori caldi e brucianti ma comunque una cosa decente, che ti permette una vita normale, senza collassi o geloni alle dita.
allora ritaglio un attimo nella giornata per rimettermi ai fornelli in maniera seria, e salutare questa nuova stagione con gli elementi che la contraddistinguono: zucca e castagne.
si può accentuare il contrasto dolce salato aumentando le castagne sbriciolate, si può accentuare anche la croccantezza aggiungendo golosi crostini tostati, ma si può anche gustare così e, senza esagerare con caprino, avremo un piatto light con tanto gusto.
la cena perfetta prima di un film sul divano sotto la copertina (bentornata!!!!) o un bel libro nel lettone, con gatti ovunque a fare la scaldini ad energia rinnovabile.

per 4 persone

500 gr zucca a cubetti
205 gr patate a cubetti
1 cipolla rossa
350 gr brodo vegetale
150 ml panna da cucina
5/7 castagne al forno
1 caprino invecchiato sott'olio
pepe bianco
olio extra vergine di oliva bio

pulire le verdure, tagliarle e farle lessare nel brodo fino a che si ammorbidiscono (20/30 minuti circa a seconda delle dimensioni dei cubetti).
frullare il tutto con un frullatore ad immersione.
aggiungere la panna e frullare ancora fino ad ottenere una crema vellutata.
versare nei piatti, aggiungere le castagne al forno sbriciolate, un paio di fettine di caprino e una macinata di pepe bianco.


la versione bimby è ancora più comoda: basta pulire e tagliare la verdura, metterla bel boccale con 350 gr di brodo vegetale e cuocere a 85° per una decina di minuti a velocità 0.5.
frullare per 20 secondi a  velocità crescente fino a raggiungere il 10, poi proseguire la cottura per altri 20 minuti, sempre a temperatura 85/90 velocità 2/3.
versare e condire come sopra.

mini macina sale bianco le creuset


vi lascio con un'immagine di quella che è la mia occupazione principale durante il giorno, in assenza dell'amore della mia vita che è a scuola:


gatti, gatti, gatti e ancora gatti!
lei è maci, lo stallo trasformato in adozione dopo un colpo di fulmine avuto alla fine di un pasto a base di omogeneizzato: il suo muso era tutto impistricciato, ne uscivano solo due grandi occhioni che allora erano azzurri, sembrava un orsetto lavatore.
si puliva con quella sua linguetta minuscola, facendo fusa a trattore e poi, dopo il ruttino, si accoccolava sotto il collo come un neonato.
oggi è molto più prepotentina, sempre affamatissina, dal morsetto facile, ma l'amore che trasmette ad ogni sguardo è lo stesso.
felice di averti con noi!