lunedì 26 settembre 2016

arrosto di lonza alla cannella con mele golden


dai dai che adesso si sta bene!!
buona settimana fresca, e se si abbassasse ancora un pò la temperatura mi libererei da ste cazzo di vespe e la mia nanetta potrebbe ricominciare a dormire nel suo letto e smettere di prenderci a botte per tutta la notte.
ho una buona notizia, buona ma non per tutti.....
arriverà una sorellina per motorino.... non vedo l'ora!!
anche se a dire il vero questa mattina avrei rimesso pure lui in adozione: in poco meno di un'ora una concentrazione di danni e dispetti, roba che a guardarlo mi immaginavo già un soffice e caldo manicotto di pelo per l'inverno.....
bello lui, amore delle mamme e del papà, ma porca di quella porca, distogli un attimo gli occhi e ne ha già combinate due!!!
adesso è qui, come se niente fosse, che si struscia con voluttà e fa le fusa, camminando sulla tastiera ed offrendomi i suoi gioielli in piena faccia (ancora per poco motorino mio, venerdi ci aspetta il veterinario)
e io cosa faccio, struscio il mio viso sul musino e lo accarezzo, lo lascio mordere e giocare con i capelli perchè, ebbene si, io ai gatti non so resistere!

per 3 persone

400 gr circa lonza di maiale
2 mele golden
1 rametto rosmarino
2 foglie salvia
sale fino e grosso
1/2 bicchiere brodo vegetale
5 cucchiai olio extra vergine di oliva alla cannella marina colonna

in una casseruola mettere la carne, gli aromi, una piccola presa di sale grosso e l'olio e far caramellare da entrambi i lati a fuoco vivace.


poi mettere il coperchio e lasciar cuocere a fuoco lento per mezz'ora, poi girare l'arrosto e continuare per altri 30 minuti.
aggiungere le mele sbucciate e stagliate a pezzettini, leggermente salate

casseruola in ghisa ovale, nuova serie evolution  le creuset
continuare a cuocere fino a che le mele si ammorbidiscono.
controllare anche la cottura della carne infilando la forchetta al centro.





per me paradisiaco, è stato apprezzato anche dal mio amato omino della rumenta che non va pazzo per il contrasto dolcesalato: si è pappato 4 fettazze e pure le mele!!
la nanetta nemmeno assaggiato (solite soddisfazioni) e il gatto di casa non ha gradito il profumo di cannella.
ma cosa vuoi capire tu che ti nutri di croccantini di truciolato............
ci vediamo alla prossima, fate i bravi, eh!!?!!!!??!?!!

martedì 20 settembre 2016

torta salata con ricotta e porri ai semi di sesamo


buongiorno e buon martedi.
finalmente la temperatura è tornata accettabile, si ricomincia a ragionare, sempre che i neuroni decidano di collaborare.
io sono ancora alla ricerca della trebisonda che ho perso a giugno, e prospetto un periodo difficilotto perchè sto pensando di imbarcarmi in un'avventura che in qualche modo sogno da sempre e che se andrà in porto mi porterà via un bel pò di tempo ma mi arricchirà di tonnellate di amore.
non dico niente, non so cosa succederà, per il momento continuo con i miei soliti impegni che oggi mi vedranno davanti al forno, al telefono, poi tassista-trottola per accompagnare la nanetta alle prove di ginnastica artistica.
poi cena e a letto, stropicciata come lo straccio dei piatti, a far finta di leggere due righe per poi sentire sbadabam, il kobo fracassarsi sul pavimento.

per una teglia da 24 cm circa

1 rotolo pasta sfoglia
2/3 porri
280 gr ricotta fresca
1 uovo
olio extra vergine di oliva
sale
4 cucchiai semi di sesamo bio melandri gaudenzio
pepe bianco in grani

lavare e mondare i porri, poi tagliarli a rondelle.
farli appassire in un pentolino antiaderente con un filo di olio evo.
lasciarli intiepidire ed incorporare la ricotta, con un pizzico di sale e una macinata di pepe bianco.
versare nella pasta sfoglia stesa in una teglia e bucherellata con i rebbi della forchetta.
sbattere l'uovo e versarlo sopra.

teglia antiaderente con apertura a cerniera le creuset
piegare i bordi della sfoglia,spennellarli con il latte e spolverare con un'altra macinata di pepe e i semi di sesamo


infornare a 200° per una ventina di minuti e lasciar intiepidire prima di servire



vi lascio la lettura che ho sul mio comodino (o dopo una certa ora per terra):

il rumore delle cose che iniziano
un romanzo delicato, che racconta la malattia vissuta da nonna e nipote, un viaggio verso la fine inesorabile che unisce ancora di più le due donne, le fa tornare indietro nel tempo, in un rapporto esclusivo di amore profondo.
una donna che non si arrende, che cerca il rossetto nel cassetto del comodino dell'ospedale, una nipote che trova l'amore aspettando in corsia che termini il trattamento della nonna.
sempre vicina anima e corpo, così come lo è stata da piccola, ora che cresce e che dovrà per la prima volta affrontare la vita da sola.
la nonna le ha insegnato a riconoscere il rumore delle cose che iniziano, ma che rumore faranno le cose che finiscono?
buona lettura e buona settimana a tutti, ci ritroviamo presto davanti al forno!!!!!

venerdì 16 settembre 2016

focaccia di semola con semi di canapa a lievitazione naturale


eccomi qua a postare una ricetta in attesa dei vigili del fuoco.
no, non ho bruciato il pane e dato fuoco alla palazzina, solo abbiamo gentili ospiti che hanno messo su casa nell'intercapedine della tapparella.
io ho il terrore delle vespe, non sono riuscita nemmeno ad assistere l'omino della rumenta, che si è trasformato momentaneamente in disinfestatore, mentre toglieva il cassonetto per verificare la situazione.
adesso vediamo grisù che cosa farà, sicuramente risolverà la situazione, con grande disappunto della nanetta che con la scusa delle vespe dorme da due giorni nel lettone.
vi lascio la ricettina della nostra focaccia del cuore, semola e semi di canapa, ovviamente a lievitazione naturale.
noi andiamo matti e spesso la preparo per cena al posto del pane, con questo caldo basta impastare alla mattina con la pasta madre rinfrescata anche il giorno prima (anche due a dire il vero, la mia lina è una potenza!) e per la sera avere una focaccia tiepida e fragrante che difficilmente avanzerà per il giorno dopo.
nel caso, io la chiudo nell'alluminio, la metto in frigo, il giorno dopo pochi minuti di forno ed è perfetta!

per una teglia da forno

350 gr farina di semola rimacinata
70 gr farina manitoba
1 cucchiaino miele di castagno rigoni di asiago
60/70 gr pasta madre rinfrescata
acqua qb
40 gr semi di canapa decorticati bio melandri gaudenzio
1 cucchiaino sale
1 cucchiaio fior di sale
olio extra vergine di oliva bio

nella planetaria mettere le farine, la pasta madre spezzettata e il miele ed iniziare ad impastare a bassa velocità.
aggiungere l'acqua poco alla volta fino ad ottenere un impasto compatto, non appiccicoso.
versare il sale e continuare a lavorare, aumentando la velocità, fino a completa incordatura.
fermare la planetaria, coprire con un panno e lasciar riposare per almeno mezz'ora.
togliere dalla ciotola, fare un giro di pieghe su di un piano leggermente infarinato e pirlare.
lasciare l'impasto nella ciotola, coperto da pellicola, fino al raddoppio.
stendere in una teglia spolverata di semola e coprire di nuovo con la pelicola.
lasciar raddoppiare.
i tempi di entrambe le lievitazioni sono molto soggettivi perchè dipendono non solo dalla forza della farina o della pasta madre, ma anche dalla temperatura esterna: in questa estate caldissima io impasto la mattina, lascio a temperatura ambiente ed inforno alla sera, senza riposo in frigo.
d'inverno di solito lascio maturare in frigo per 24, anche 48 ore (dipende dalla quantità di pasta madre), poi lascio a temperatura ambiente solo per la seconda lievitazione.
una volta raddoppiato l'impasto fare i buchi con i polpastrelli, condire con olio, semi di canapa e fior di sale


ed infornare a 220° nella parte più bassa del forno per 10 minuti.
spostare la teglia a metà forno e continuare per altri 10 minuti, eventualmente abbassano lievemente la temperatura.
quando è ben dorata sfornare e gustare tiepida: irresistibile!!!
ho sempre usato il miele di acacia per la lievitazione degli impasti.
poi un bel giorno, accorgendomi di essere rimasta senza ho provato con il miele di castagno della rigoni: non posso dire che sia stata la stessa cosa, perchè da allora mi sembrano anche meglio, non so, più profumati...
se vi capita provate anche voi poi fatemi sapere.




perfetta per uno spuntino con birretta gelata, e attimo di relax annesso!
se poi vogliamo trasformarla in cena veloce, seguita da una carrettata di frutta, basta tagliarla a metà ed imbottirla con ciò che più vi piace.
ma questa volta ve la consiglio anche da sola perchè i semi di canapa contribuiscono più di tanti altri a dare un sapore molto delicato e particolare, tipo di frutta secca.
cheffffame.......



per chiudere vi lascio un libro per il week end:

mio fratello rincorre i dinosauri
la storia, vera, del rapporto di un bambino con il fratellino colpito dalla sindrome di down.
un romanzo che con struggimento e tenerezza racconta di come evolve col tempo il rapporto fra i due fratelli, di quanto la famiglia si unita e riesca ad affrontare la vita con gioia ed allegria, di come giacomo cambia atteggiamento nei confronti di giovanni, di quanto amore possa trasmettere un bambino considerato diversamente abile e che io invece definirei straordinariamente abile.
meravigliosamente scritto, mazzariol è stato per me una bellissima sorpresa!
buona lettura, e fate i bravi eh!!???!?!??

martedì 13 settembre 2016

risotto al castelmagno con castagne al rosmarino


buongiorno e bentrovati sul mio blogghino!
sono felicemente rientrata dalle vacanze e come tutti sono già stata fagocitata dalla mia amata routine.
quindi, a parte la straordinaria catena montuosa di roba da stirare tutto è ritornato alla normalità, quindi ripartiti in quarta con impegni ameni quali dentista e ricerca di corsi per la nanetta (che tra parentesi fra poco sarà più alta di me e la nanetta diventerò io!), visite da veterinario, decisione su nuova adozione di micetto che ci ha rubato il cuore, cartoleria, scuola, parchetto, pulizie, supermercati e, naturalmente, cucina!!!
oggi vipresento un risottino che anticipa il fresco tanto agognato (ma anche da voi ci sono 200 gradi???):lo trovate anche online, sul numero autunnale di IMPRONTE CREATIVE, una rivista nata da un bel gruppo di ragazze con le manine sante, che creano con ago, filo, forbici e quant'altro.
in altre parole un miracolo per me che non so neanche attaccare un bottone.
ed io, non potendo appunto contribuire per evidenti motivi, sono stata gentilmente invitata a spadellare.
se volete curiosare e creare qualcosa in tema autunnale, basta cliccare il link qui sotto: buon divertimento

https://issuu.com/silviad./docs/impronte_creative_5
per 3 persone

per il risotto:
260 gr riso acquerello
100 gr castelmagno
1/4 cipolla di tropea
1 + 1  noce burro
2 cucchiai olio extra vergine di oliva
1 bicchiere vino bianco secco
brodo vegetale qb

per le castagne:
120 gr castagne lessate e sbucciate
2 noci burro
1 rametto piccolo rosmarino
1/4 cipolla di tropea


casseruola in ghisa cotton e pentolino doppio becco antiaderente le creuset
tagliare il castelmagno a cubetti.
in una casseruola far appassire un quarto di cipolla tagliata a rondelle con l'olio e una noce di burro.
versare il riso, tostare e sfumare con il vino.
quando l'alcol è completamente evapora, portare a cottura il riso allungando con brodo al bisogno e mescolando spesso.
a tre quarti di cottura aggiungere il castelmagno a cubetti e mescolare per farlo ammorbidire.
nel frattempo far appassire la cipolla con il burro ed qualche fogliolina di rosmarino: una volta dorato il burro, aggiungere le castagne spezzettate grossolanamente e cuocere pochi minuti a fuoco vivo.
cotto il risotto, procedere alla mantecatura con il burro restante, mescolando un attimo per poi lasciarlo riposare qualche minuto, con un panno di cotone a coprire la casseruola,
impiattare facendo un buco in mezzo al risotto, dove andranno adagiati un paio di cucchiai di castagne.


casseruola in ghisa , cocottina in gres e spatola legno e silicone le creuset
tessuti green gate
per i miei gusti una squisitezza, con quell'irresistibile contrasto dolce e salato che metterei in ogni piatto!


ciao pasticcioni, ci ritroviamo presto!!!!!