mercoledì 25 febbraio 2015

insalata di indivia, mele, arance e pinoli con olio al limone


buongiorno di sole!!!
libera dal virus sono tornata ad aver fame, quella che mi attorciglia le viscere dalla mattina alla sera, che mi fa venir voglia di cucinare e sgranocchiare, in perpetua lotta con i punti che mi fanno contenta quando salgono sulla tessera dell'esselunga e che per questa pseudo dieta devo invece contenere entro il limite consigliato.
però devo dire che funziona, senza troppe rinunce se ci si organizza per bene.
passando per il blog della simomia, un angolo di paradiso, ho trovato questa insalata: certo è più bella ed invitante della mia, ma io l'ho adattata con quel che avevo in casa e con un occhio al calcolo dei punti.
l'ho quindi alleggerita e condita con quel che più amo: l'olio al limone e l'aceto balsamico di modena, quello buono!


per 2 persone

1 cespo grosso indivia belga
2 arance
1 mela
2 cucchiai pinoli tostati
olio extra vergine di oliva al limone marina colonna
aceto balsamico di modena igp etichetta platino monari federzoni
sale rosa dell'himalaya

lavare l'insalata, tamponarla con un panno e tagliarla sottile.
sbucciare mela e arance, dividere in spicchi, mettere tutto in una ciotola, salare e condire con olio al limone e aceto balsamico.


aggiungere i pinoli tostati e servire.



ora vi saluto, vi lascio a questo meraviglioso cielo azzurro che a me fa venir voglia di mare, di cotone, di gelato, di passeggiate nel parco, di semi da piantare e di sorrisi.
a presto, e fate i bravi eh?!??!!???!

lunedì 23 febbraio 2015

migliotto alle carote e curcuma con gocce di ricotta di pecora


da ieri sto ospitando qualcosa che credo sia un lieve virus gastrointestinale, alleato della dieta ma compagnia scomoda, che mi ha sballato i programmi di inizio settimana e mi ha imposto un pò di divano e copertina.
situazione che di per sè adoro e che mi trovo spesso a desiderare, ma magari senza vomito e mal di pancia me la godrei di più.
anche la vena malinconica persiste, quindi lascio questa ricetta sana e gustosa e mi rifugio nel mio angolino caldo e silenzioso, in attesa di veder comparire, nel cortile della scuola,  il mio raggio di sole e di accompagnarlo in piscina.
spero di farcela.... per accompagnarla nessun problema, ho anche la mia amata chaffeur che mi assiste, ma districare i nodi della mia rapunzel negli 80° dello spogliatoio della piscina, col 200% di umidità.... riuscirò a non stramazzare fra panche, infradito, ragazzine urlanti e borsoni variopinti?
questa è la terza, credo, puntata de "le mamme pasticcione": la mia socia si è presentata con una ricetta con la curcuma (che siamo cercando di mettere ovunque, perfino nella crema da giorno!) e l'ha elaborata a suo modo utilizzando anche il miglio, che con la sua bontà, le proprietà benefiche e la facilità nella preparazione sta diventando una presenza costante nelle nostre cucine.
io ci ho messo a mia volta lo zampino, trasformando la zuppa in un migliotto e aggiungendo una botta di sapidità con la ricotta.
quindi un'altra ricetta a quattro mani: quando la complicità crea magia.
e non solo in cucina <3


per 2/3 persone

100 gr miglio decorticato melandri gaudenzio
1 cipolla
700 ml circa brodo vegetale
300 gr carote
1 cucchiaino curcuma o più
1/2 bicchiere di latte
ricotta di pecora a piacere
olio extra vergine di oliva bio

lavare, mondare e tagliare a pezzetti la cipolla e la carota, e far bollire per 20/30 minuti nel brodo.
lavare il miglio, poi farlo tosare leggermente in una pentola antiaderente.
frullare le verdure, aggiungere il miglio tostato e la curcuma e far cuocere una ventina di minuti.
aggiungere il latte, farlo assorbire dal miglio e servire con gocce di ricotta di pecora e un filo di olio a crudo.


casseruola in ghisa e minicocotte in gres le creuset


che il vostro inizio settimana sia migliore!!! :-)



giovedì 19 febbraio 2015

biscotti vegani all'avena di ileana



è stato colpo di fulmine, appena li ho visti qui da ileana (un blog bellissimo, di una ragazza dolce e positiva che mi ricorda tanto amelie) mi sono detta: devo farli!
non è un caso che io abbia avuto in casa gli ingredienti giusti, la mia cucina nasconde di tutto, negli armadietti, quindi mi sono messa subito con ciotola e cucchiaio e in meno di mezz'ora li stavo già mangiando.
ho solo omesso l'acqua, che il suo impasto prevedeva, e aggiunto un pizzico di sale per esaltare i sapori.
non sono molto light, ma sanissimi e sorprendentemente buoni., sono i biscotti home-made che più si avvicinano, anche grazie alla puntina di sale che ho aggiunto, ai miei amati digestive, ora banditi dalla lista della spesa causa olio di palma.
bè, ha ragione la proprietaria di questa ricetta, sono irresistibili!!
grazie ileana, da te sempre cose belle, amore e sorrisi!

per una dozzina di biscotti grandi

150 gr farina di avena
100 gr farina di farro integrale
30 gr cusca di avena
30 gr maizena
100 gr zucchero di canna integrale
100 gr olio di semi di girasole
1 cucchiaino da caffè bicarbonato
1 pizzico abbondante sale

in una ciotola mescolare le farine con lo zucchero, il bicarbonato setacciato e la crusca.
versare l'olio e mescolare con un cucchiaio di legno.
formare una palla omogenea e morbida, stendere su di un piano infarinato fino ad ottenere un'altrezza di circa un centimetro e formare i biscotti.
appoggiare delicatamente su di una leccarda ricoperta di carta forno ed infornare a 180° circa preriscaldato, funzione statica.
sfornare dopo 15/20 minuti di cottura e far raffreddare su di una grata.

bollitore, mug e servizio da caffè le creuset




adesso vado ai fornelli per non pensare...
ogni tanto succedono cose orrende, sono ingiustizie inaccettabili, montagne di sofferenza che non si possono scavalcare... eventi che ti segnano anche solo se ti sfiorano, e ti fanno riflettere, spaventare...
sono lacrime, infinita rabbia, impotenza...
e stai lì ad assistere, inebetita, a vite che finiscono e a vite che vengono stravolte... non riesci a smettere di pensare a quanto male si può provare, a quanto è ingiusto il destino, e a quanta fatica, quanto coraggio servono per andare avanti.
e solo le grandi donne e i grandi uomini ce la fanno, insieme ad un angelo che fa loro compagnia, ogni giorno, solo da un altro posto, un pò più lontano....

lunedì 16 febbraio 2015

gamberi marinati all'olio di mirto su crema di ceci neri e panna acida


approfitto del baby parking gentilmente offerto dalla mia amica, nonchè futura consuocera, per lanciare al volo questa ricetta, fra un impasto, una doccia con passaggio piastra capelli, una pulizia bagni, lavatriceasciugatricestendiritira, una telefonata per prenotare una visita, la preparazione della cena prima della piscina e, se mi avanza tempo, la preparazione di un nuovo post.
poi scendo a recuperare la creatura e a merendarla prima del servizio taxi, lavaggio ed asciugatura capelli da far invidia a rapunzel.
la prima casalinga che vedo abbruttita dalla noia la scuoio viva!

per 4 persone

 500 gr ceci neri biologici melandri gaudenzio (peso già cotti)
1 kg gamberi argentini
1 cipolla
brodo vegetale (io con dado vegetale bimby)
olio extra vergine di oliva al mirto marina colonna
5 cucchi olio extra vergine di oliva bio
4 cucchiai creme fraiche
pepe bianco in grani
sale
qualche goccia di limone
foglie di alloro per guarnire


lavare accuratamente i ceci.
metterli in ammollo per 12/24 ore, cambiando 4/5 volte l'acqua se possibile.
cuocerli in acqua salata per almeno 2 ore dal punto di ebollizione e salare verso fine cottura.
marinare i gamberi, puliti e devenati, con qualche cucchiaio di olio al mirto, il sale e qualche goccia di limone.
lasciarli riposare coperti per almeno un'ora.


pulire la cipolla,
tagliarla in 4 parti, metterla nel boccale e tritarla per 8 sec. a velocità 8.
riunire sul fondo con la spatola, versare l'olio e cuocere per 2 min.a 100° vel. 1.
mettere i ceci e il brodo, posizionare il varoma, coprire e far partire per 12 minuti circa, temperatura varoma, vel. 1
una volta cotti, tenere in caldo mentre di frulla la crema per una ventina di secondi vel. 8, con il coperchio chiuso dal misurino.
versare nei piatti, mettere al centro un cucchiaio di panna acida e formare dei cerchi concentrici con un cucchiaino.
appoggiare i gamberi e spolverare il tutto con una macinata di pepe bianco.



presto che è tardi!!
vi lascio, ciaoooooooooo!!!!!!

venerdì 13 febbraio 2015

gnocchi di patate alla curcuma


oggi, tanto per cambiare, tutto di corsa.
quindi resto in tema, vi lascio questa ricetta velocissima grazie al nuovo bimbyno in cucina, che ti lascia il tempo di far altro mentre li prepari.
sarebbe una buona cosa se il tempo che avanza lo si occupasse sul divano, sotto la copertina, a leggere un libro, o a bere te sgranocchiando digestive (no, c'è l'olio di palma!!).... invece qui si passa l'aspirapolvere, si stende l'impasto della focaccia, si fanno i letti, si grigliano gamberi, si stende biancheria....
a pensarci bene, il bimby è una fregatura...... altro che stare sul pavimento a giocare sorridenti con i propri figli..... ci si trasforma in criceti impazziti nella loro gabbietta.
su sulla ruota, giù!
dentro nel tubo, fuori!
sali al piano di sopra, scendi!
su ancora sulla ruota, giù!
giro sull'altalena, giù!
acqua, semi, via, dentro nel tubo.....

per 6 persone

60 gr parmigiano reggiano grattugiato
800 gr patate farinose tagliate a fette
1 lt acqua
250 gr farina 0
1 uovo
1 cucchiaino sale
1 e 1/2 cucchiaino curcuma in polvere

io ho variato un pò le dosi, ma per provare ho seguito passo passo il procedimento della ricetta originale bimby, che vi riporto paro paro.
mettere nel boccale il parmigiano e grattugiare:  15 sec/vel.10.
mettere da parte in una ciortola.
mettere l'acqua nel boccale, posizionare il varoma, distribuire le fette nel recipiente e cuocere:
30 min/varoma/vel.1. togliere il varoma e tenere in caldo.
svuotare il boccale, mettere 50 gr di farina, le patate e frullare: 20 sec/vel.5
aggiungere il resto della farina, la curcuma, l'uovo, il parmigiano e il sale, ed impastare: 20 sec/vel.3
trasferire su di una spianatoia e formare una palla con le mani infarinate.
a questo punto procedere come d'abitudine, formando dei rotolini  del diam di circa 2 cm. sulla spianatoia infarinata e tagliare, con una lama bagnata, gli gnocchetti (lunghezza circa 1 cm e mezzo).
poi passarli sui rebbi di una forchetta o, se preferite (o non avete tempo, come è successo a me, ma io li preferisco comunque così) lasciateli lisci.





oltre al trucchetto della lama bagnata durante il taglio, vi consiglio di tener coperto con un panno l'impasto che resta mentre man mano formate i rotolini e gli gnocchi, così resta più umido.
io ho messo un pò meno di farina rispetto alla ricetta originale, per lasciarli un pò più morbidi.
e anche un pò meno sale.
regolatevi a seconda dei vostri gusti e dell'umidità delle patate.
er questi gnocchi non servono grandi condimenti, sono già da soli un'idea gustosa.
quindi burro e salvia, o meglio ancora olio extra vergine di oliva a crudo, con una spolverata di parmigiano grattugiato, o pecorino, o ricotta salata ancora meglio!

pirofila ovale in gres le creuset
tovaglietta in cotone green gate


se vi frega dei punti della dieta, 200 grammi pesati crudi equivalgono a 5 punti.
bhuahahahahahahah!!!!!!
se non vi frega, dopo potete sempre mangiare mezzo chilo di gelato con le noci pecan caramellate!!!!
buon fine settimana e buon carnevale, a chi lo festeggia questo week end!
e fate i bravi eh!!!?!?

martedì 10 febbraio 2015

torta di carote e scamorza bianca


7 chilometri: fatto
doccia: fatto
crema contro simpatico e pruriginoso eczema: fatto
ordine casa: fatto
aspirapolvere: fatto
bagni: fatto
adesso corro dal dentista, torno, vado a prendere la topina, la lascio sotto l'amorevole ala della nonna e ricorro a scuola a ritirare la prima pagella.
è qualche giorno che ci penso... sono tranquilla, so che sei brava, che ti comporti meglio al banco che a casa. e poi, santoiddio, è la prima elementare, che problema vuoi che ci sia??!?!??
però è emozionante, sembra ieri che abbiamo buttato il ciuccio e siamo qui a sfogliare la pagella....
è il groppo di gioia, orgoglio e nostalgia che mi prende quando vedo che ti spunta un nuovo dentino, quando ti metto le scarpe e non vanno più bene, quando ti misuro l'altezza al muro, quando ti vedo assorta sul tuo letto mentre leggi il librottino che a due anni ascoltavi accoccolata nel mio abbraccio.... lo so benissimo che è la cosa più normale del mondo, i bimbi crescono, i vecchi invecchiano e blablablabla... ma io continuo, ogni giorno, a viverlo come una magia.
e non mi stanco mai di dirti grazie perchè senza di te non avrei nemmeno saputo che cosa fosse......

per 1 torta salata diam. cm,22/24

10/12 carote, metà arancioni e metà viola
1 rotolo di sfoglia pronta
100/150 gr scamorza bianca (ottima anche con quella affumicata)
olio extra vergine di oliva biologico
aceto balsamico di modena igp biologico monari federzoni
sale
pepe bianco in grani
latte



lavare le carote e tagliarle a fettine sottili con una mandolina o il pelapatate.
marinarle, in due ciotole diverse, con un cucchiaio di olio, qualche goccia di aceto balsamico e il sale.
lasciar riposare, mescolando di tanto in tanto, almeno un'ora.
tagliare la scamorza a fette alte circa 1/2 centimetro.
stendere la sfoglia in una tortiera con cerniera, lasciando sotto la carta forno.
bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, ricoprirlo con le fette di scamorza e iniziare ad arrotolare le carote a cerchi concentrici.
una volta riempito lo stampo macinare un pò di pepe, richiudere la sfoglia e spennellane i bordi con un pò di latte.

stampo torta con cerniera le creuset
preriscaldare il forno a 180° circa, funzione statica, e cuocere a metà forno per almeno mezzora.
in questo modo le carote resteranno croccanti: se le preferite più cotte proseguire la cottura per un altri quarto d'ora circa, coprendo la tortiera con un foglio di alluminio.
sfornare e servire calda.



buona giornata, vi faccio sapere com'è andata
("ecchissenefrega", si alzò il coro.....)

mercoledì 4 febbraio 2015

risotto alla curcuma con lenticchie beluga e ricotta salata


sono qua ad aspettare la neve, davanti al computer con le tabelle dei punti su 100 grammi di alimenti, calcolatrice alla mano (e già questa è una roba che mi infastidisce non poco), noioserrimi schemini di abbinamenti che devono incastrasi come pezzi di un puzzle per arrivare al totale giornaliero.
oh che brutta roba diventare vecchi.... mangiavo pure il piano del tavolo, non solo le gambe, pasticciavo continuamente giorno e notte, al mattino al posto dello scendiletto trovavo un tappetino di sacchetti di patatine vuoti, carte di brioche, cartacasa che aveva contenuto veri e propri panini imbottiti... lattine vuote rotolavano allegre sotto il letto, musica di stagnole di cioccolato...
"i caduti della notte", li chiamava il papi, con quell'aria rassegnata di chi si addormenta con il sottofondo della tv e delle pringles sgranocchiate.
la mia attività fisica nel tempo libero copriva la distanza fra il divano e il letto, altro che camminate nordiche in luoghi improbabili con amica e risate, altro che tapis roulan e stepper, cyclette.... tutta roba da spolverare!
eh va bè, dai, finchè c'è la salute.....

per 3 persone

250 riso acquerello
2 mestoli di lenticchie nere beluga melandri gaudenzio (peso già cotte)
1 scalogno
1 cucchiaino curcuma in polvere
3 cucchiai olio extra vergine di oliva bio
1 noce burro
1/2 bicchiere vino bianco secco
brodo vegetale
1 bicchiere latte
60 gr ricotta salata grattugiata

sciacquare le lenticchie, metterle in una pentola con acqua fredda, portare ad ebollizione e lasciar cuocere a fuoco medio per 20/25 minuti.salare verso fine cottura.
lasciar raffreddare nella loro acqua.
pulire lo scalogno, tagliarlo a rondelle e dorare nell'olio e burro.
versare il riso, tostare per un paio di minuti e sfumare con il vino.
una volta evaporato l'alcol allungare con il brodo caldo, mescolando spesso.
a metà cottura aggiungere la curcuma e le lenticchie, e proseguire aggiungendo brodo al bisono, e alla fine il latte.
a cottura ultimata versare la ricotta salata, mescolare e lasciar mantecare un paio di minuti, la pentola coperta con un panno.
servire e aggiungere altra ricorra salata, a seconda dei gusti.


risottiera in ghisa le creuset
cocottine in gres serie matiere le creuset


con questa ricetta partecipo al contest di sabrina, "regalami un risotto"



non so se è la fame che mi attanaglia con sta dieta a punti che però già sta funzionando (ed è fondamentale per me, se non vedo risultati nei primi... dieci minuti diciamo... mi scoraggio subito!), ma questo risotto l'ho trovato fenomenale.
tutto il giorno a 0 punti, centrifugati, tisane, spinaci con salsa di soia... per gustarmi un bel piattone alla sera, e allontanare questa tristezza da ipocaloricità.
voglio il mio pane, la mia pizza, voglio soffocare nei carboidrati!!!!!
io cerco di fare la brava.
e voi??!?!??!

lunedì 2 febbraio 2015

pane 50% kamut integrale all'erba cipollina con pasta madre


riemergo dalla montagna di fazzoletti di carta stropicciati, spengo l'aerosol, dichiaro chiusi i tornei di gioco dell'oca, mi disintossico da rave a base di cartoni animati, mi libero da matite colorate e giochi di sillabe e torno alla vita.
la bambina è a scuola, è guarita: a me resta il silenzio, la solitudine (a volte benedetta) e la casa da derattizzare.
e in più oggi inizia la mia nuova avventura, che non garantisco durerà più di una manciata di ore: abbandono la mie dieta a cazzo, seppure senza rinnegarla perchè se fatta bene funziona, e intraprendo il cammino della dieta a punti.
proposta dalla mia amica che ha perso 7 chili in 2 mesi e mezzo (i miracoli esistono!), dopo un momento di orrore verso la formula magica che ti fa calcolare i punti degli alimenti con un simpatico gioco di frazioni, ho deciso di provare, così, tanto per non farmi mancare niente.
non che sia vitale per me, un dieta, siamo onesti: però mi accorgo che l'età avanza e gli sbraghi, che un tempo non lasciavano traccia ne sensi di colpa, oggi mi regalano un rassicurante morbidume diffuso del quale, diciamola tutta, faccio volentieri a meno.
quindi provo, mi sono già organizzata con quaderni e tabelle, lista della spesa, calcolatrice, euforia a mille, convinzione un pò meno.
questo pane lo lascio quindi al papi che di problemi di peso non ne ha, e io mi dedicherò, con poco entusiasmo, alla segale.

per 1 pagnotta

150 gr farina 0 biologica
150 gr farina kamut integrale biologica
250 ml acqua circa
100 gr pasta madre solida rinfrescata
1 cucchiaino malto
8/10 gr sale
3 cucchiai erba cipollina essiccata

mescolare l'erba cipollina alle farine, aggiungere il malto, metà dose di acqua e iniziare ad impastare nella planetaria con il gancio.
proseguire per un paio di minuti.
aggiungere il sale e il resto dell'acqua poco alla volta (a seconda delle farine e del loro assorbimento l'impasto può richiedere più o meno acqua).
impastare a bassa velocità fino a che l'impasto incorda e diventa elastico ed omogeneo.
lasciar riposare in ciotola per una mezz'ora.
prendere il composto, fare un giro di pieghe, pirlare
e lasciare in una ciotola a lievitare, coperto da pellicola, per una notte intera in luogo fresco.
al mattino riprendere l'impasto, formare la pagnotta pirlandolo, appoggiarlo su di una piastra areata in ceramica o una refrattaria preriscaldara, cospargerlo di farina e lasciar lievitare sotto ad un panno


e attendere il raddoppio.
praticare i tagli ed infornare a metà forno, 220° statico per una ventina di minuti.
abbassare la temperatura a 200° e proseguire la cottura per una decina di minuti, finendo con altri 3 o 4 con lo sportello del forno a fessura (basta infilare in altro il manico di un cucchiaino per lasciare la porta socchiusa e far uscire l'umidità), fino al grado di doratura desiderato.
sfornare lasciar raffreddare qualche ora su di una griglia, meglio se in verticale per mantenere la crosta più croccante.





piastra areata in ceramica  domital



croccante, profumato, saporito.... per me ha dato il suo meglio mangiato da solo!
alla prossima sfornata mi accontenterò del profumo.
buona settimana, stavolta cercherò di far io la brava e far durare la dieta più del mio tempo record: da lunedi mattina a martedi mezzogiorno.
ciao pasticcioni!!