venerdì 27 giugno 2014

tartellette al briè e gelatina di lambrusco


lunedì finisce il primo giorno di asilo.
si chiude un ciclo e se ne apre un altro, ugualmente emozionante, ricco di nuove esperienze, nuove amicizie e nuove piccole grandi difficoltà che la mia piccolina supererà con la mamma e il papi al suo fianco.
ci penso spesso, mi sembra ieri che ballonzolavo per casa con il mio pancione che sembrava dovesse esplodere da un momento all'altro, piena di curiosità e di voglia di vedere il muso di quell'esserino che mi si agitava dentro da mattina a sera.
e pure di notte.
lo sapevo che sarebbe stata una vita piena di energia,la sua: dicevo sempre che quando sarebbero iniziati i dolori non sapevo se sarebbe stato meglio chiamare il ginecologo o un esorcista.
ecco, avrei fatto bene a chiamare il secondo.
tanto il primo era in barca in sardegna, quindi non è stato di alcun aiuto.
ed è ancora così, la mia piccola: in moto perpetuo (anche troppo!), sempre allegra, entusiasta, piena di dolcezza e di voglia di fare.
nei prossimi giorni andremo alla ricerca dei grembiuli nuovi, lo zaino, l'astuccio, tutto quello che le servirà per affrontare questo nuovo cammino, con tanta voglia di imparare (ma cosa farà i primi tempi, visto che è già capace di leggere e scrivere??) di far cose e di stare con i bambini.
poi una settimana di campo estivo e finalmente iniziano le vacanze, che saranno piene di giochi, acqua, libri, frutta, partite, sole, bicicletta, monopattino, amici, parchi, impasti insieme....
ma ce la farò io, primipara attempata perdutamente innamorata della creatura quindi troppo incline ad assecondarne i desideri?
non so.
se non mi sentite più sono stramazzata.

per 12 tartellette circa

1 rotolo sfoglia pronta
80 gr briè
12 cucchiaini gelatina di lambrusco
latte


tagliare il formaggio a dadini o fettine.
con un piccolo coppapasta formare 12 cerchi che andranno messi nei pirottini di carta accartocciando un pochino la circonferenza.
mettere in ogni sfoglia un cucchiaino scarso di gelatina (la ricetta la trovate qui), poi adagiare il formaggio, spennellare i bordi con il latte ed infornare, a 180° circa per 20 minuti, fino a che inizieranno a dorare i bordi.

allestimento completo della tavola green gate


antipastino o aperitivo con un bel bicchiere di vino rosso, golosissimo ma... si può fare ancora meglio.
prima o poi lo posto, il mio abbinamento preferito!
adesso vi lascio, vado a cuocere i bretzel e a prendere mezzoretta di sole, che dopo arriva la padrona e si può far più niente!
buon fine settimana, fate i bravi eh!



mercoledì 25 giugno 2014

sorbetto bio alle mele e carote


bè, oggi magari no, che sono qua indecisa se dare una fiammata al riscaldamento o infilarmi una felpina.
o tutte e due le cose.
questa mattina ho accompagnato l'amore mio incidentato (una caduta, una sbucciatura al ginocchio e non vi dico, tragedia greca: mobilitato tutto l'asilo dal tanto urlare e lamentarsi... io la conosco, è melodrammatica che neanche le sceneggiate napoletane arrivano a tanto.... mi fa troppo male, non resisto, non passerà mai mai mai più) sotto un'acqua che mi è arrivata ovunque nonostante fossimo in macchina.
il tempo di aprire portiera ed ombrello ed ero già fradicia: leggins come tolti da una lavatrice dopo il programma blocco acqua in vasca, scarpe completamente a mollo, capelli pronti per un giro sotto il casco del barbee.
tuoni e lampi, giù un'acqua come se non piovesse da secoli (mentre quest'anno ne abbiamo avuta fin sopra i capelli,  e non è un modo dire), vento freddo  e cielo nero: due balle, insomma.
quindi teniamo quest'idea per quando (e se) verrà una volta per tutte l'estate.
zero grassi, zero zuccheri aggiunti, tanto gusto, tanta freschezza e tanta salute.


dosi per 1 persona

2 mele golden bio
1 carota grande bio
limone

mettere nella centrifuga (non quella della lavatrice....io per esempio ho usato il mio meraviglioso juicer!) le mele e le carote non sbucciate e tagliate a pezzetti.
azionare l'elettrodomestico fino ad ottenerne tutto il succo.
aggiungere qualche goccia di limone e versare il tutto nello slush and shake maker appena estratto dal freezer dopo almeno una decina di ore di permanenza.

 slush and shake maker di zoku disponibile online su cookingshop
lasciare una decina di minuti mescolando di tanto in tanto con l'apposito cucchiaio per staccare il sorbetto che man mano si ghiaccia sulle pareti del bicchiere, fino ad ottenere la consistenza desiderata.


versare nei bicchierini


e servire


ma veloci mi raccomando, altrimenti si squaglia e....


dai dai, veloci però.....


.... io ve l'avevo detto!

con uno slusher vi vengono più o meno tre sorbettini, ma se fate in fretta e appena svuotato ne riempite un altro e fate lo stesso procedimento, in 10 minuti avrete il bis.
tanto di questo sorbetto più ne mangiate meglio è!
e intanto qui, timido timido, si affaccia il sole.
è permesso, che fra poco è luglio e sarebbe venuto il mio turno già da un po'??
ciao, fate i bravi eh!!

lunedì 23 giugno 2014

insalata di riso acquerello alla ligure


piccole donne crescono.
da una settimana all'altra non ti vanno più le scarpe, fra poco ci scambiamo le sneakers.
i capelli ti coprono tutta la schiena, quasi ti ci siedi sopra come facevo io a diciotto anni.
sei sempre più alta, sottile e pallida come una ballerina di danza classica, allegra e scoppiettante come il più bello dei fuochi di artificio.
e con la crescita arrivano le prime difficoltà: un'amica che ti ignora, un disegno che non ti viene, l'istruttore di nuoto che cambia...
e questa notte hai pianto fra le mie braccia: "mi fa fare cose troppo difficili, ho paura... non ce la farò mai.....".
vorrei poterti promettere che ce la farai, che supererai qualsiasi ostacolo nella vita, vorrei assicurarti che risolverò qualsiasi difficoltà incontrerai sul tuo cammino.
ma non posso giurarti cose che non sono sicura di poter mantenere, la vita è imprevedibile e non sempre si può far qualcosa per farla girare dalla parte giusta.
ci sono eventi davanti ai quali anche l'amore di una mamma non può fare niente.
io posso solo ospitarti nel mio abbraccio e asciugare le tue lacrime rassicurandoti, perchè io ci sarò sempre e farò qualunque cosa per facilitare i tuoi passi, fino a che mi vorrai al tuo fianco.
non è facile, amore mio, per niente, ma sei determinata, coraggiosa, sei forte, piena di voglia di imparare e di imparare bene: basta un cenno, un sorriso, le braccia tese, e tu non ti arrendi, ci provi e ci riprovi vincendo le tue paure.
e questa è una cosa grande per te che cresci, si, ma sei sempre una bambina.
brava amore mio, sono orgogliosa di te!


per 3 persone

260 gr riso acquerello
10 pomodorini pachino o grappolo
3 cucchiai abbondanti pesto
150/200 gr fagiolini lessati
2 manciate pinoli
olio extra vergine di oliva al bisogno


far bollire il riso in abbondante acqua salata.
lavare e tagliare a rondelle i pomodorini.
tagliare i fagiolini a pezzettini piccoli.


scolare il riso, raffreddarlo sotto l'acqua corrente, condirlo con il pesto poi aggiungere gli altri ingredienti.
aggiungere qualche goccia d'olio al bisogno e guarnire con un ciuffetto di basilico fresco e profumato.

mug bianca e cocottina diam. cm. 10 serie matiere le creuset


se volete renderlo ancora più ricco, magari trasformandolo in un piatto unico, aggiungete del pecorino romano tagliato a dadini piccoli.
ottimo piatto freddo per non cadere nella solita insalata di riso.



mercoledì 18 giugno 2014

insalata di pasta integrale con pomodorini, acciughe in salsa piccante e uova


approfitto di questo giorno di sole per proporvi quest'insalata di pasta fresca e colorata, e di questo simpatico mal di testa che mi accompagna dal risveglio per non fare una beneamata in casa e dedicarmi a quel che mi piace.
per oggi niente stracci, detersivi o aspirapolveri: solo impasti, fiori, profumi e belle emozioni.

per 3 persone

200 gr pasta integrale
6 pomodorini sardi maturi e sodi
2/3 uova sode
filetti di acciughe in salsa piccante rizzoli qb
1/2 cucchiai olio extra vergine di oliva biologico

ramequin in gres le creuset

mettere a bollire la pasta in acqua salata per il tempo indicato sulla confezione, e fate rassodare le uova.
lavare e tagliate i pomodorini a spicchi piccoli, togliendo l'acqua in eccesso.
tagliare o sbriciolare le uova sode, come preferite, scolare la pasta, raffreddarla sotto il getto di acqua fredda e condire con tutti gli ingredienti.
lasciar riposare in frigo per una paio d'ore prima di servire, mescolando di tanto in tanto.



pirofila monoporzione ovale in gres le creuset 
ecco quindi qualche momento della festa dei remigini, bellissimo evento che ha chiuso l'ultimo anno di asilo, anno che ha visto i bambini divertirsi, imparare, crescere in occasione dei millemila impegni che la scuola materna ha organizzato per loro, rendendo mia figlia felice di un'esperienza che la ha arricchita di cose nuove e di affetti e che ricorderà per lungo tempo.
temevo soffrisse il distacco dall'altro asilo, che ha lasciato a causa del nostro trasloco: viola è una bambina capace di grandi sentimenti, generosa ed entusiasta, che non ha paura di dimostrare i suoi affetti e che ancora non sa di saper distinguere, come la mamma, le conoscenze dalle amicizie vere.
avevo paura che sentisse la mancanza delle sue amichette come io ho sentito la mancanza delle mie, che facesse fatica ad inserirsi nel nuovo ambiente.
in apparenza non è stato così, si è adattata subito alla casa, alla nuova scuola e ai nuovi compagni, ma so che un pochino ha sofferto.
poi il tempo, la pazienza, l'amore, la sua curiosità e il suo bel carattere hanno fatto si che si adattasse e riuscisse a costruire la sua piccola, meravigliosa vita nel nostro nuovo mondo.
e questo è il saluto che la scuola ha dedicato ai suoi piccoli alunni: un momento eccitante per loro, che si sono sentiti grandi e pronti ad affrontare la nuova avventura delle scuole elementari, e per noi, che abbiamo dato fondo alla scorta di fazzoletti perchè, diciamocela, un'emozione così le lacrime le merita tutte.
e non servono tante parole.....
















I vostri figli non sono figli vostri... sono i figli e le figlie della forza stessa della Vita.
Nascono per mezzo di voi, ma non da voi.
Dimorano con voi, tuttavia non vi appartengono.
Potete dar loro il vostro amore, ma non le vostre idee.
Potete dare una casa al loro corpo, ma non alla loro anima, perchè la loro anima abita la casa dell'avvenire che voi non potete visitare nemmeno nei vostri sogni.
Potete sforzarvi di tenere il loro passo, ma non pretendere di renderli simili a voi, perchè la vita non torna indietro, né può fermarsi a ieri.
Voi siete l'arco dal quale, come frecce vive, i vostri figli sono lanciati in avanti.
(gibran kahlil gibran)

daensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-7735>
grazie a tutti, alla scuola, alle maestre, ai nuovi amici che hanno condiviso con noi questo momento, al papi che si è emozionato come se fosse la prima volta, al cielo limpido e al sole che ci hanno accompagnato, alla pelle d'oca che ha reso questa giornata indimenticabile, e soprattutto a te, amore mio, che hai dato un senso alla mia vita, che mi fai crescere con te e che mi sorridi ogni mattina, facendomi ritrovare la luce dello sguardo del nonno che è in cielo.

grazie!

mercoledì 11 giugno 2014

focaccia genovese pasticciata con pasta madre



avevo anticipato che avrei raccontato della mia emozione grande, e che avrei proposto il mio abbinamento preferito utilizzando la gelatina di lambrusco, ma non ho fatto i conti con il dentista che mi ha messo un impianto ieri e mi sento un pochino sderenata, con la montagna di roba da stirare, con le iscrizioni ai corsi estivi e a quelli del prossimo anno, con il caldo che mi ammazza, con i mobilieri che devono venire a finire i lavori e conseguenti pulizie di tutta la casa....
ma perchè vi sto raccontando tutta sta roba, cosa mi fa pensare che vi possa interessare??
sono io la  prima che mi faccio questa domanda quando vedo su facebook o instagram tutta la cronaca della vita di taluni che hanno la presunzione di pensare che tutto quel che fanno sia talmente curioso e affascinate da catturare l'interesse di tutti, o di essere talmente belli ed eleganti da bombardarci di selfie, e adesso cado anch'io nello stesso errore??
ecco, basta, morale che il mio post finisce qui, con questa ricetta che è diventata la focaccia ufficiale della nostra tavola.
naturalmente ho dovuto informarmi per trovare la ricetta originale, mica me la potevo inventare.... spulcia un pò di qua, chiedi un pò di là in occasione della nostra ultima vacanza a varazze (e il nostro caro amico walter ci ha dato una bella dritta!) e questo e il risultato: la focaccia genovese della pasticciona, che ha taaaaanto ma taaanto da imparare ma si dichiara più che soddisfatta di questo suo primo (primo dei tanti) esperimento con le mani in questo meraviglioso impasto.

per una teglia cm. 38 x 31

430 gr farina 0
140 gr pasta madre raddoppiata dopo il rinfresco
15 gr sale fino
1 cucchiaino zucchero
230 ml acqua + mezzo bicchiere da versare sopra
25 gr olio extra vergine di oliva bio + altro per condire
20 gr strutto
sale grosso

sciogliere la pasta madre nell'emulsione di acqua con i 25 gr di olio extra vergine.
versare a pioggia quasi tutta la farina impastando con il gancio a velocità bassa per qualche minuto.
mescolare la farina restante allo zucchero, poi aggiungere all'impasto e salare.
impastare per circa 5 minuti, unire lo strutto e continuare aumentando la velocità della planetaria per altri 5 minuti.
lasciar riposare una mezzoretta, poi pirlare e lasciare in una ciotola di ceramica, ricoperta di pellicola, a temperatura ambiente fino al suo raddoppio. (dalle 8 alle 12/14 ore, a secondo della temperatura).
riprendere lì'impasto, fare due giri di pieghe su di un piano infarinato, dare un'abbozzo di forma rettangolare (come la teglia), ricoprire con un panno in cotone umido e lasciare almeno un'altra ora.


passata l'ora di riposo ungere la teglia con un pennello, versare un paio di cucchiai di olio al centro e con le dita oleate stendere l'impasto solo schiacciando, senza tirarlo, fino a riempire la teglia.
cospargere di sale grosso.
lasciare un'ora circa in forno spento son la sola lucina accesa e un pentolino di acqua ben calda sotto.
togliere la teglia, formare i classici buchi con la punta delle dita, condire con olio, versare mezzo bicchiere scarso di acqua tiepida e rimettere in forno, sempre spento, per un paio d'ore.


togliere la teglia e il pentolino di acqua, riscaldare il forno statico a 250° e poi infornare, abbassando subito la temperatura a 230° per 15/20 minuti.
finire con un paio di minuti a funzione grill, spennellare con olio e gustare calda (non bollente, però, fate i bravi!)


pirofila rettangolare nera in gres le creuset

assolutamente deliziosa da sola, ma se volete svaccare e fare una passeggiata in paradiso, farcitela con gorgonzola di capra e composta di zucca e zenzero di cose sfiziose, disponibile online sul sito lovetaly


ciao pasticcioni, buon appetito!!!!!

lunedì 9 giugno 2014

gelatina di lambrusco


allora, prima cosa evitiamo di parlare del caldo che non serve a nulla se non ad aumentarne la percezione e a rompere i maroni a chi ascolta le lamentele: tanto non ci possiamo far niente, e poi siamo solo agli inizi. semmai rimandiamo la manfrina di qualche settimana, quando davvero non ne potremo più.
settimane tutte di corsa, poco tempo da dedicare alla mia passione numero tre, ma questo post lo voglio pubblicare perchè questa preparazione diventerà un must sulla mia tavola.
ho chiesto e smanettato, per questa gelatina che mi ha fatto innamorare al primo assaggio, le ho provate quasi tutte e questa è la mia versione definitiva, quella che preferiamo per consistenza e sapore.
nessuna aggiunta di spezie ed esaltatori di sapore,solo zucchero e pectina, perchè se preparata con un buon lambrusco rilascia l'aroma puro di questo vino dolce e peperino.
ora non mi resta che trovare le dosi giuste per prepararla con l'agar agar, per renderla un pò più naturale.
ma io e questo simpatico gelificante non andiamo molto d'accordo... è un pò come la pasta fillo... amore e odio...
comunque ricetta facile, velocissima, e di grande effetto quando abbinata a dolci e formaggi dal sapore deciso.


1/2 bustina di pectina (12 gr girca)
300 ml lambrusco amabile
150 gr zucchero semolato

mescolare lo zucchero alla pectina in un padellino, versare piano il lambrusco e portare ad ebollizione.
mescolare continuamente per circa tre minuti, mantenendo il fuoco basso.
invasare in vasetti sterilizzati ed asciutti, lasciar raffreddare a temperatura ambiente poi riporre in frigo, capovolto, fino alla completa solidificazione.



tovaglietta in cotone green gate


presto vi proporro' il mio abbinamento preferito... e vi parlero' di questa grande emozione.....


a presto, buona settimana e fate i bravi!!


mercoledì 4 giugno 2014

muffin alla liquirizia


oggi, come ogni mattina, ho svegliato la mia piccolina con baci e carezze.
era a pancia sotto, scoperta e calda di sonno.... ho passato la mia mano sulla curva della schiena, il pigiama arrotolato a metà lasciava la pelle scoperta.
è morbida e vellutata come la buccia di un'albicocca matura, il suo corpicino esile al risveglio ha un profumo tiepido che mi riempie di emozioni.
mi avvicino al suo viso e respiro il suo "buongiorno mamma", la vedo aprire gli occhi e subito richiuderli perchè le da fastidio ogni fonte di luce.... si solleva dalle lenzuola candide e chiede di essere presa solo allargando le braccia verso di me, senza guardarmi.
si arrampica sul mio corpo, mi stringe il collo nel primo dei suoi tanti abbracci quotidiani.
la porto di là, la lascio sulla sedia davanti al tavolo della colazione, vado in cucina a prendere frutta e biscotti, torno e ritrovo la sua testolina spettinata appoggiata sopra al braccio, sulla tovaglia.
ha sonno, ha sempre sonno, ma lo combatte perchè ama andare all'asilo, là gioca, impara, costruisce i suoi affetti.
va in bagno, alle volte vuole che la accompagni, un pò tenera e un pò pigra, poi viene tardi e ci ritroviamo sul divano, lei ancora intontita di sonno, io che la vesto come fosse una bambola.
e mi chiedo, ogni giorno, fino a quando durerà questo incanto magico, fino a quando potrò godere di questi momenti indimenticabili, e quanto mi mancheranno dopo, quando gli anni, inevitabilmente, la allontaneranno da me.

per 15/20 muffin

300 gr farina 00
150 gr zucchero
3 uova
90 gr burro
1 bustina lievito per dolci
150 gr latte
1 pizzico sale alla liquirizia amarelli
1 cucchiaino succo di liquirizia in polvere amarelli + altra per spolverare
zucchero a velo


mettere tutte le polveri e il sale in una ciotola e mescolare.
in un'altra ciotola sbattere le uova con il latte, aggiungere il burro fuso.
unire i due composti ed impastare con un cucchiaio o una spatola in silicone, fino ad ottenere una crema piuttosto densa ed omogenea.
versare un cucchiaio abbondante di composto in ogni pirottino (io uso quelli di carta all'interno degli stampini in silicone) ed infornare a 170° circa per 15/20 minuti.
fare la prova stecchino, infilandolo all'interno del muffin: se ne esce completamente asciutto la cottura è ultimata.
far freddare e spolverare con zucchero a velo e una puntina di polvere di liquirizia.



mini mug in gres bianco le creuset
io ci ho fatto merenda con una tazza di latte freddo..... la mia dieta lo prevede!!!!




vi abbraccio!